MILZANELLO. UN VILLAGGIO DI 3.500 ANNI FA

Tracce di un vasto abitato preistorico databile ai secoli XVI-XV a.C. sono state rinvenute a Milzanello in una zona sopraelevata circa una decina di metri rispetto al letto del fiume Mella.

 

L'occasione di questo ritrovamento è legata ad una consistente operazione di sbancamento finalizzata all'estrazione di sabbia e ghiaia.

 

Purtroppo questo tipo di attività estrattiva se da un lato ha permesso di scoprire tracce importanti di una civiltà  di 3.500 anni fà, altrettante ne ha distrutte privandoci così della possibilità di una ricostruzione più completa e precisa delle caratteristiche di un villaggio dell'età del Bronzo medio in questa parte di pianura bresciana.

 

Fortunatamente le indagini di superficie effettuate dal Gruppo Storico Archeologico di Manerbio nel corso dei lavori hanno permesso di inpiduare macchie di terreno fortemente antropizzato e di ciò è stata data immediata comunicazione alla Soprintendenza Archeologica, che ha temporaneamente bloccato le operazioni di sbancamento e iniziato una campagna di scavo, affidata allo stesso Gruppo Storico Archeologico di Manerbio.

 

CARATTERISTICHE DELL' ABITATO

 

Lo scavo di questo sito ha evidenziato chiarissime tracce di un abitato, la cui fase più antica è riferibile al 1.500 a.C. 

In un' area di circa 60 mq., ricca di carboni e di frammenti di vasellame ceramico, sono state rinvenute buche di palo che suggeriscono l'esistenza di una capanna con copertura in materiale vegetale e pareti ad "incannucciato". 

Questa tecnica costruttiva consisteva nel rivestire con dell'argilla, scottata e indurita alla fiamma, un' intelaiatura formata da graticci di canne e rametti che si appoggiava a pali portanti. 

Il pavimento era verosimilmente d'argilla scottata.

A lato dell'abitazione, una fila abbastanza regolare di piccole buche fa ipotizzare l'esistenza di una staccionata lunga altri 4 metri, che poteva costituire una sorta di pisorio esterno alla capanna, di incerta funzione.

 

Sul margine del villaggio costituito dalla scarpata sul Mella gli scavi hanno inpiduato un fossato che cingeva l'abitato dal lato del corso d'acqua e che probabilmente aveva lo scopo di salvaguardare l'insediamento da eventuali esondazioni del fiume. 

L'alveo del Mella in età preistorica si trovava certamente ad una quota più alta dell'attuale.

 

Il vasellame recuperato nel riempimento del fossato ha permesso di datare quest'opera al XV secolo a.C.

Dopo tale epoca l'area sembra non essere stata più abitata fino all'età romana, documentata da alcune canalette di drenaggio che tagliano l'intero abitato e fanno pensare ad una destinazione agricola di quest'area.

 

IL CONTESTO SOCIALE ED ECONOMICO

 

Pur nella loro limitatezza i ritrovamenti di Milzanello hanno una notevole importanza per lo studio e la conoscenza del periodo di passaggio tra Bronzo antico e medio, che negli ultimi anni di ricerche si stà evidenziando come uno dei più interessanti per la preistoria della Padana.

 

Sicuramente nel Bronzo medio, in ambito padano, avvengono mutamenti importanti. 

E' probabile che siano arrivate nuove popolazioni dall'est, portatrici di nuove conoscenze e tecnologie che permettono innovazioni importantissime nel campo dell'agricoltura, dei trasporti, del commercio, della metallurgia.

 

La Lombardia orientale e il Veneto occidentale gravitano attorno  ai centri metallurgici del Lago di Garda che, favoriti dal fatto di trovarsi all'incrocio delle principali vie di penetrazione commerciale e culturale di quell'età, la Valle dell'Adige e i corsi del Po e del Mincio, pentano un poderoso polo d'attrazione per tutte le regioni circostanti.

 

Tra il 1500 e il 1200 a.C. i centri lacustri del Garda vivono una fase di straordinario benessere testimoniata da un' enorme espansione demografica e da una fittissima rete di insediamenti nell'area tra il Mincio, l'Oglio e il Po, articolati in una struttura compatta ed economicamente dinamica che lega i centri del Garda, altamente specializzati nella metallurgia e nel commercio, con tanti piccoli centri satelliti dediti alla produzione agricola e all'allevamento.

 

In questo contesto di stretti legami produttivi e di specializzazione differenziata sono dunque inseriti gli insediamenti agricoli di Milzanello e di Manerbio.

 

Quest'ultimo, ubicato presso la cascina Remondina, è coevo a quello di Milzanello ed è stato scavato nel 1988.

 

 E.B.

Riferimenti Normativi

Ultima modifica: Mar, 07/07/2015 - 10:09