L'ETÀ DEI METALLI. L'ETÀ DEL RAME

Il termine di età del Rame definisce il periodo intermedio tra il Neolitico e l'età del Bronzo, talora definito anche come Calcolitico (usato in Gran Bretagna e per le culture del Vicino Oriente) ed Eneolitico (diffuso in Italia, in Germania e nell’Europa sud-orientale). Lo stadio culturale dell'età del Rame ebbe inizio nei Balcani intorno alla metà del V millennio a.C., mentre nelle regioni dell'Europa centrale e occidentale alla metà del millennio successivo.

L'introduzione della lavorazione del metallo rappresentò uno dei grandi cambiamenti che caratterizzarono questa età. Dapprima lavorato solo tramite martellatura, il rame, nella metallurgia propriamente detta, fu colato in stampi per produrre oggetti ripetibili all'infinito. Le esigenze di rifornimento della materia prima e di distribuzione degli oggetti finiti (strumenti e oggetti di ornamento) aumentarono contatti e scambi fra le varie popolazioni; nelle comunità si avviò la specializzazione del lavoro e, di conseguenza, la società cominciò a differenziarsi, come è testimoniato dalla presenza di oggetti preziosi e da segni di prestigio personale nelle tombe di individui importanti, nelle necropoli di tutta Europa.

Il possesso di mandrie di bestiame rappresentò una fonte di ricchezza; infatti gli animali domestici, fino ad allora allevati per la produzione di carne, furono sfruttati anche per i prodotti secondari che possono offrire: la lana, il latte, la forza motrice. L'introduzione dell'aratro impresse un forte progresso all'agricoltura, consentendo di mettere a coltura anche i terreni meno fertili e di prolungarne il periodo attivo. La diffusione del carro incrementò notevolmente la possibilità di spostamento delle persone e di trasporto di beni.

Dal punto di vista religioso si assisté al moltiplicarsi dei luoghi di culto e dei santuari all’aperto, di cui sono testimonianza gli esempi di statue-stele diffusi in Europa, dalla penisola iberica alla Crimea e alle steppe ucraine, e presenti anche nell'arco alpino. Le statue, nelle quali schematicamente erano riprodotte le sembianze umane, avevano lo scopo di evocare le figure divine o di ricordare antenati illustri, assurti al rango di eroi.

Insieme agli aspetti cultuali, anche quelli funerari forniscono molte notizie sull'età del Rame e sulla composizione sociale dei gruppi umani, mentre più scarsi sono i dati sugli abitati. Nei Balcani, la regione europea dove è attestata la più antica metallurgia e dove vi è testimonianza di una pratica agricola intensa che consentiva la produzione di eccedenze alimentari, sono noti abitati stabili per innumerevoli generazioni, come si evince dalla notevole sovrapposizione stratigrafica che determinò la formazione di vere e proprie colline (tell).

 

(S.O.)

 

Ultima modifica: Mar, 07/07/2015 - 12:33