IL POPOLAMENTO IN ETÀ ROMANA NELLA PIANURA BRESCIANA

La pianura bresciana centrale è caratterizzata dalla presenza di numerose tracce della centuriazione d'età augustea, realizzata presumibilmente dopo il 27 a.C., quando Brescia divenne Colonia Civica Augusta. Non meno importante dovette essere l'esistenza del tracciato stradale Brixia-Cremona, che aveva la funzione di collegare l'antica capitale dei Galli Cenomani con la nuova colonia latina di Cremona e lungo il quale dovevano sorgere luoghi di sosta per il riposo ed il cambio dei cavalli, come ad esempio l'antica Balneolum (oggi Bagnolo Mella) e lo stesso vicus Minervius (Manerbio).

Il ritrovamento di numerosi resti di edifici di una certa importanza - identificabili con ville rustiche - ed il persistere di toponimi riferibili all'antica presenza di insediamenti romani, oltre che l'identificazione di necropoli o tombe isolate sicuramente pertinenti a complessi abitativi, confermano il carattere sparso del popolamento della campagna bresciana, dovuto probabilmente alla sopravvivenza di condizioni demografiche preromane. La maggior parte delle attestazioni, per la ridotta estensione delle aree interessate, fa pensare alla presenza di piccoli agglomerati amministrativi, probabilmente dei vici, i quali, situati generalmente lungo gli assi viari o sui terrazzi dei fiumi, svolgevano la funzione di centri di smistamento delle merci - come ad esempio dovette essere il caso di Pontevico, che sorgeva nei pressi di un attracco sulle rive dell’Oglio - o di aggregazione per la rete di piccoli complessi e fattorie, a funzione agricolo-manufatturiera, che gravitavano intorno a loro.                                                   

 

(B.P.)

Ultima modifica: Mar, 07/07/2015 - 12:41