IL NEOLITICO. I PRIMI AGRICOLTORI

Il periodo chiamato Neolitico fu caratterizzato da importanti cambiamenti economici e culturali che ruotano intorno allo sviluppo dell’agricoltura.

La nascita dell'agricoltura e, con essa, dell'allevamento, comportò un modo di vita che non si limitava a procacciare il cibo secondo le risorse disponibili in natura, ma che cominciò a produrlo. La tecnica agricola e dell'allevamento giunsero nel territorio europeo dalla regione della Mezzaluna fertile, probabilmente attraverso un lungo processo di diffusione. Poiché in Europa non esistono i progenitori selvatici delle specie domestiche, i cereali (grano e orzo) e gli animali da allevamento (bovini e ovicaprini) vi furono introdotti dall'esterno.

Le innovazioni tecnologiche furono molteplici. La ceramica, più propriamente la terracotta, entrò nell'uso quotidiano per la produzione di recipienti. Le fibre vegetali, come il lino domestico, furono sottoposte a filatura e a tessitura per la confezione di abiti e di tessuti di vario uso. Accanto alla selce, tradizionalmente lavorata tramite scheggiatura, si sfruttarono nuove materie prime come le pietre verdi, rocce dure di origine eruttiva e metamorfica, che si prestavano ad essere levigate, per ottenere lame di asce e oggetti vari.

L'ambiente cominciò a subire modificazioni da parte dell'uomo a causa del disboscamento, operato tramite le asce di pietra levigata e il metodo del taglia e incendia, per dare spazio ai terreni agricoli.

Tra i cambiamenti di grande portata si deve annoverare la sedentarizzazione, ovvero l'acquisizione dell'uso di abitare in sedi relativamente stabili, abbandonando il costume nomade in uso nelle epoche precedenti. Per alcune popolazioni, il fatto di diventare sedentarie fu determinato da motivazioni esclusivamente culturali e non necessariamente dall'adozione della pratica agricola.

Il nuovo sistema di vita, rendendo disponibili maggiori risorse alimentari, favorì l'aumento demografico e determinò un'incipiente differenziazione sociale. La sfera culturale fu caratterizzata inoltre dalla nascita di nuove credenze religiose, o dall'adattamento di quelle esistenti alla nuova struttura socio-economica, imperniate sul concetto di fertilità (figurine femminili interpretate come la Dea Madre, probabile eredità dei tempi paleolitici), sul culto dei morti e degli elementi della natura.

Ultima modifica: Mar, 07/07/2015 - 12:31