LA PRIMA ETÀ DEL FERRO NELLA LOMBARDIA ORIENTALE
L'età del Ferro, che al suo inizio (IX sec. a.C.) fu caratterizzata da una sostanziale continuità culturale con il Bronzo Finale, vide l'introduzione della metallurgia del ferro, avvenuta nella penisola italiana nell’VIII sec. a.C. grazie al contatto con le colonie greche dell'Italia meridionale. Dapprima usato solo per gli oggetti da ornamento, poi per le armi e gli strumenti da lavoro, solo a partire dal V sec. a.C. il ferro sostituì definitivamente il bronzo.
La prima età del Ferro (IX-V sec. a.C.) nella Lombardia orientale è poco conosciuta, a causa della scarsità di ritrovamenti, dovuta forse all'abbandono della pianura avvenuto intorno all’VIII sec. a.C. per l'avvento del clima umido e piovoso. Sappiamo però che verso la fine del VII secolo e lungo il VI gli Etruschi lasciarono tracce del loro passaggio a scopo commerciale nei territori nei pressi dell'Oglio e tra Chiese e Mincio: resti di ceramica etrusco-corinzia e un'anfora attica a figure nere sono stati trovati a Quinzano d'Oglio, mentre da Castelgoffredo proviene una coppa di bucchero rinvenuta nel 1800.
Da alcuni ritrovamenti sembra plausibile che, prima della fine del VI e lungo il V secolo a.C., la pianura a nord e a sud del Po fosse abitata da un gruppo culturale ancora poco noto, di cui conosciamo i resti di alcune necropoli a Remedello Sotto (BS), a Fontanella Mantovana e a S. Ilario d'Enza (PR). Nei corredi delle tombe a inumazione, accanto ad alcune forme ceramiche di tradizione etrusca e a materiali che imitavano il bucchero, erano poste grandi olle baccellate a base piana su alti sostegni troncoconici, forse tipiche di questo gruppo, la cui appartenenza culturale non è golasecchiana, né paleoveneta, né probabilmente etrusca.
Alla fine del VI secolo a.C. gli Etruschi si stanziarono nella pianura a sud e a nord del Po sotto forma di piccoli gruppi di coloni, non più con il solo intento commerciale, ma a scopo agricolo e di controllo del territorio. A questo periodo risalgono gli insediamenti lungo il Mincio, al Forcello di Bagnolo S. Vito (MN), e il Chiese, a Leno e a Casalmoro (MN).