AMBIENTE E INQUINAMENTO

Come proteggere e convivere al meglio con l'ambiente che ci circonda?

In queste sezioni gli approfondimenti e le informazioni utili per l'aria, l'acqua e il rumore.

 

L'ARIA

Per "inquinamento atmosferico" si intende, ai sensi della vigente legislazione nazionale, "ogni modificazione della composizione o stato fisico dell’aria dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell’aria, da costituire pericolo per la salute dell’uomo, da compromettere le attività ricreative e da alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi ed i beni materiali pubblici e privati".

Come salvaguardare l'aria

La collaborazione del cittadino si può concretizzare così:
1) controllo del buon funzionamento della caldaia per il riscaldamento, delle dimensioni e dell'efficienza della canna fumaria e di altri apparecchi per la combustione;
2) bruciatori, caldaie e tecnologie di nuova concezione che tengono conto in definitiva di norme e soluzioni tese a diminuire l’inquinamento;
3) depurazioni dei fumi prodotti dalla combustione;
4) miglioramento dell’efficienza. Per i processi industriali diversi dalla combustione l'abbattimento delle emissioni in atmosfera può essere ottenuto modificando i processi stessi agendo a valle con interventi di depurazione; per quanto riguarda l'inquinamento urbano, l’abbattimento delle emissioni gassose e particelle da autoveicoli si persegue con interventi di tecnologia motoristica, con l’introduzione di marmitte catalitiche, benzina a basso tenore o senza zolfo, l’uso di carburanti alternativi alla benzina (metano, GPL), con il controllo periodico dei gas di scarico degli autoveicoli e con l’adozione di misure e correttivi tendenti a ridurre il numero di automezzi in circolazione.

 

L'ACQUA

La crescita demografica ed i nuovi modelli di sviluppo hanno determinato un forte incremento dei fabbisogni idrici e al tempo stesso un peggioramento della qualità delle risorse idriche.

L'inquinamento delle acque sotterranee, sfruttate per l’alimentazione dei nostri acquedotti, è solamente meno evidente di quello delle acque di superficie, ma certamente non meno dannoso. I principali fattori inquinanti sono da ricercarsi nell’uso agricolo di pesticidi, diserbanti o dallo scarico delle deiezioni animali; dalle emissioni incontrollate del settore industriale e dallo scarico delle acque di fognature urbane; da avvenimenti casuali quali il ribaltamento di una autocisterna o la rottura di un serbatoio industriale nonché da cause naturali, quale l'intorbidimento dovuto alle piene dei corsi d'acqua. Il costante controllo delle autorità preposte è quindi indispensabile, come indispensabili sono la raccolta ed il trattamento opportuno delle acque reflue urbane, prima del loro allontanamento e smaltimento.

Tale processo, teso alla conservazione degli ambienti naturali e alla tutela igienico-sanitaria delle popolazioni, avviene tramite processi chimico-fisici (sedimentazione, dissabbiatura, grigliatura e disoleatura) e processi biologici simili a quelli che avvengono in natura (con uso di alghe, batteri, protozoi e metazoi).

Come salvaguardare la qualità dell'acqua

Ogni cittadino può contribuire alla diminuzione dell’inquinamento idrico osservando opportune norme comportamentali:
- utilizzare detersivi privi di fosfati;
- non gettare negli scarichi fognari vernici, solventi, olio e sostanze tossiche;
- ottimizzare l’utilizzo delle lavatrici e lavastoviglie riducendo opportunamente la quantità media di detersivo utilizzato.

La disponibilità

L’acqua disponibile sulla terra per uso potabile è lo 0,06% di quella complessiva.
Basterebbe questo dato per decidere, da subito, di risparmiare acqua con un uso razionale anche nelle mille azioni quotidiane, riducendo i consumi per attività e/o utilizzi che non richiedono acqua potabile. In particolare, si ricorda che nel periodo estivo (giugno-settembre) sussiste il divieto assoluto di utilizzo dell'acqua potabile per l’ irrigazione di giardini e orti nella fascia oraria compresa tra le 08.00 e 22.00.

 

Informazioni riguardanti l'analisi delle acque potabili (www.aslbrescia.it) »

 

IL RUMORE

Una componente inquinante troppo spesso sottovalutata è rappresentata dal rumore, che produce appunto inquinamento acustico.

Questo fenomeno si accompagna alle attività umane, causando effetti indesiderati e provocando in taluni casi gravi scompensi nell’organismo umano, non solo nei confronti dell’apparato uditivo ma anche del sistema nervoso.

Tali effetti vanno dalle interferenze sul rendimento nell’apprendimento e nel lavoro, alle alterazioni del ritmo del sonno, fino all'insorgere di malattie di organi innervati dal sistema neurovegetativo.

Oltre i 160 decibel si assiste alla rottura del timpano. Il rispetto di norme comportamentali dettate dal buon senso prima ancora che dalla vigente legislazione È indispensabile per contribuire alla diminuzione dell'inquinamento acustico.

Ecco le principali:
- spegnere l'automobile in caso di sosta prolungata e in ogni caso in cui la sosta superi il minuto;
- sottoporre a regolari controlli il tubo di scappamento dei propri veicoli a motore;
- evitare schiamazzi e rumori molesti all’uscita dei locali notturni;
- eseguire attività lavorative in orari compatibili con le norme sulla quiete pubblica;
- adottare le misure di prevenzione di legge nel caso la propria attività produca elevati livelli di rumore.

Ultima modifica: Lun, 06/07/2015 - 13:04