"Taccuino di annotazioni visive" - Inaugurazione mostra personale di Mario Tabalotti

Domenica, 28 Aprile, 2019
mostra mario tambalotti manerbio

INAUGURAZIONE 28 APRILE, ORE 11.00
Sala Mostre del Palazzo Comunale

ORARI DI APERTURA

Domenica 28 Aprile: ore 11.00 - 12.00; 14.00 -15.30
Mercoledì  1 maggio: ore 10.00 - 12.00; 17.00 - 19.00
Sabato 4 maggio: ore 17.00 - 19.00
Domenica 5 maggio: ore 10.00 - 12.00; 17.00 - 19.00
Sabato 11 maggio: ore 17.00 - 19.00
Domenica 12 maggio: ore 10.00 - 12.00; 17.00 - 19.00

 

BIOGRAFIA DELL'ARTISTA

Cittadino manerbiese, Mario Tambalotti, che ha ricoperto per tanti anni il ruolo di Tecnico Comunale, si è dedicato al disegno da sempre con un  amore verso tutto ciò che riguarda l’arte. Nel tempo libero ha coltivato la passione per la pittura ma non si è mai definito nè pittore nè artista.

Dopo un primo periodo in cui si è dedicato alla pittura ad olio è passato all’acquarello, tecnica che pare veramente congeniale alla sua genuina ispirazione creativa. Socio simpatizzante dell’AIA (Associazione Italiana Acquarellisti) ha preso parte a diverse rassegne acquerellistiche curate dal Prof. Simone Fappanni (di cui è diventato grande amico) esponendo i suoi lavori in collettive a Cremona, Bozzolo, Calvatone, San Zeno Naviglio, Montisola, Rocca di Monticelli, Lavenone, ottenendo positivi consensi di critica e di pubblico. I suoi lavori sono stati pubblicati in giornali, libri, cataloghi e riviste.

La sua produzione creativa è molto varia ed ispirata ad un realismo poetico, attento ad ogni minima sfumatura. Un’ispirazione che riesce
a trasmettere all’osservatore quelle stesse sensazioni che lui stesso ha provato nel momento in cui ha eseguito il dipinto che siamo
chiamati ad osservare.

“La mia pittura è un taccuino di annotazioni visive, dipinte per diletto, diversificate nel tempo e nell’espressione. Non c’è filo conduttore nei miei ritagli di tempo se non di libertà di sentire e di comunicare. Unici fermagli di continuità sono la spontaneità e la consapevole limitazione di voler  fermare in un’immagine la contemplazione dell’inafferrabile splendore delle cose semplici, del mondo di colore e di poesia che circonda tutti”.

Data: 28/04/2019 Ultima modifica: Mar, 09/04/2019 - 09:41